venerdì 10 settembre 2010

stephen king - cell




ripartita, fortissima, la scimmia per il Re. 500 pagine bevute in due
giorni e mezzo, l'odissea di clay di fronte alla fine del mondo.
Di solito il Re è come le montagne russe al buio, sei li che vai
tranquillo ma SAI che sta per iniziare il delirio, leggi pagine quasi
bucoliche, ma sai che c'è un'ombra nera pronta ad oscurare il sole.
Qui no, a pagina 15 sei già nel vortice, che non ti molla per le
restanti 485 pagine.
Che botta! Come sempre il Re racconta una storia che pensi sia
esagerata, ma dentro di te fa risuonare una vocina che ti fa presente
che forse... tanto esagerata non è; ci sono spesso nei suoi libri
fantasmi, morti viventi, cose “da film” ma la sensazione che poi tolti
gli effetti speciali il Male sia comunque vero, beh ti resta.
Il cellulare, strumento di cui ora sembra impossibile fare a meno (e
ve lo dice uno che ne è TOTALMENTE schiavo), come veicolo universale
del Male, come strumento di un cattivissimo pifferaio che vuole tutti
ai suoi ordini.
Impossibile posare il libro sulla scrivania, devi sapere cosa succede,
DEVI andare avanti.
Ora e sempre, viva il Re!

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