mercoledì 4 maggio 2011

damose da fa

a margine della beatificazione di Giovanni Paolo II apprendo non senza emozione che Anche la Lega Nord alla beatificazione di Giovanni Paolo II

evviva gaudio e giubilo!!!

All’evento erano presenti i reali del Belgio, le teste coronate di Spagna, Inghilterra, Liechtenstein e Lussemburgo, tanti capi di Stato e primi ministri, seduti uno accanto all’altro. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il premier Silvio Berlusconi erano al centro della fila. Tra i numerosi politici italiani era presente anche una delegazione della Lega Nord, guidata da Massimo Polledri e Marco Maggioni.
«Essere presenti alla beatificazione di Giovanni Paolo II», hanno commentato i due esponenti del Carroccio, «è stata un’emozione straordinaria, una giornata memorabile degna di un uomo che ha segnato la storia dell’umanità». Karol Wojtyla, hanno sottolineato, «è stato un uomo che ha saputo dialogare con tutti e accompagnare il cammino dei cattolici anche nei momenti più difficili».


che emozione deve essere stata per esponenti così prestigiosi di un partito che ha profonde, profondissime radici cristiane!!!!

speriamo che si siano fatti capire dai romani, sapete, mica lo parlano il dialetto romano loro, nè apprezzano chi lo fa:

Attacco del quotidiano di Bossi alla Chiesa: "Un gigantesco
muro di gomma domina il Tevere.

ROMA - Il Papa che parla romanesco non piace al quotidiano della Lega La Padania e così, il giornale di Bossi spara un corsivo in prima pagina che definisce "inquietante", il "semo romani" pronunciato ieri dal Papa polacco. "Il Papa ha capito che far cadere il Muro di Berlino non è stato nulla in confronto alla resistenza del Muro Capitolino" scrivono i leghisti.


'''Damose da fà'. Il Papa - scrive il giornale del Carroccio - è capo della Chiesa universale, ma conosce bene i vizi di ogni singolo agnello del suo gregge. Così Giovanni Paolo secondo ha formulato nel vernacolo locale un incitamento all'impegno, al sacrificio, alla pastorale intraprendenza. Se il Signore Iddio impiegò solo sette giorni per concludere la creazione, se Noè salvò con la sua 'mini impresa familiare' una coppia di ogni specie animale, da allora i tempi si sono dilatati e i risultati assottigliati, soprattutto all'ombra del Cupolone: troppa burocrazia e poca resa".

"Un tempo non molto lontano - prosegue il corsivo de La Padania - erano gli impegni del (mal)governo temporale a distrarre dalla cura delle anime le tonache dello Stato pontificio. Poi ci ha pensato il Concilio Vaticano secondo a introdurre toni e ritmi più rilassati, il clergyman da viaggio e le vacanze sulla neve".

"Adesso - continua l'intemerata degli uomini di Bossi contro la Chiesa - dopo 25 anni, il Papa ha capito che far cadere il Muro di Berlino non è stato nulla in confronto alla resistenza del Muro Capitolino, il gigantesco Muro di gomma che domina il Tevere.
Del resto, alla fine dell'udienza il Pontefice ha aggiunto un inquietante: 'Semo romani'. Cosa mai avrà voluto dire?". (27 febbraio 2004)

siamo romani, sai il Papa vive lì.

Ma perchè non vanno in Isvizzera?

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