martedì 14 giugno 2011

il terrorista ciccione



mi capita, mio malgrado, di dover fare i conti ogni tanto con dure realtà, tipo quella di vivere nello stesso paese e nello stesso tempo di gente come giuliano ferrara.
giuliano ferrara, in uno dei suoi illuminanti corsivi, durante il quale con estrema umiltà si assumeva la responsabilità di rifondare il centrodestra e di difenderlo dai continui attacchi dei comunisti (tipo il direttore de L'Economist, ad esempio), ha scritto questo:
Lo scandalo delle feste di Arcore un giorno sarà ricordato come il penoso effetto di una accanita e faziosa tendenza della magistratura e del circuito mediatico a violare le regole del gioco e la privacy di un uomo pubblico che rivendica il proprio spazio privato con noncuranza e libertà, in circostanze radicalmente diverse da quelle in cui è incappato il beniamino dell’Economist, il socialdemocratico liberaleggiante e potente insider dell’establishment pro market Dominique Strauss-Kahn, l’uomo a cui la sinistra e i liberal europei, e lo stesso conservatorismo light dell’Economist, ha più o meno concesso lo status di “eroe filosofico”.

allora, scrivere certe cose è IMMORALE e fa terrorismo educativo.
sgombriamo subito il campo da ipotesi fantasiose: la politica qui non c'entra, nè c'entra l'essere pro o contro qualcuno o qualcosa.
giuliano ferrara e la sua banda, composta da suoi colleghi di partito ed ex compagni di lotta (continua), da destra e da sinistra accoltellano al cuore da anni quello che in italia tragicamente sta scomparendo e si è delegato al parlamento.
L'ETICA E LA MORALE.

berlusconi, prodi, fini, bossi, sta banda qui, tutta gente che le due virtù su elencate non le ha non le ha mai avute nè le avrà e nemmeno le conosce, che ricopre o ha ricoperto un ruolo politico in italia e che per colpa di questo tragico errore ha distrutto un senso etico e morale sia a livello di Stato, che di comunità (siano esse intese in senso religioso o laico).

Da anni ormai la povertà morale dei nostri politici è tale che bisognerebbe ridere di loro, sbeffeggiarli, umiliarli con percentuali di astensionismo superiori al 45%.
se non è giusto farlo davvero, almeno simbolicamente bisognerebbe sputare loro addosso.

invece si va a votare, chi perchè ci crede (e merita comunque rispetto) chi perchè crede di votare un cambiamento, chi perchè lo fa e bon, per paura di qualche spettro inventato ed agitato ad hoc per illudere la gente di poterlo sconfiggere.

da tutto questo io, che sono uno stronzo, carico di difetti, pieno di errori, ritengo però di volare a CHILOMETRI di altezza
e come me molte delle persone che conosco, condividano o meno le mie idee politiche o religiose.

invece certi letamai del potere stanno rovinando l'Uomo come la peggiore delle metastasi.
da anni si assiste, impotenti per forza o per scelta, ad un continuo ed incessante gioco al ribasso.
se c'è stato, non ricordo, un momento in cui la politica era un circolo VIRTUOSO dove una parte cercava di fare meglio dell'altra, ora le cose sono drammaticamente cambiate.
ora si gioca sempre e solo al ribasso
ora l'importante non è FARE BENE ma dimostrare che l'avversario FA PEGGIO

andare a troie è IMMORALE se la troia è minorenne è UN REATO
violentare una cameriera è IMMORALE e ancora prima di tutto un reato GRAVISSIMO
NON si può usare queste due cose terribili per una cazzo di gara a chi fa meno peggio.
sono sbagliate PUNTO.
non esiste giustificare il puttaniere difendendo la sua privacy, si vergogni chi anche solo lo ha pensato.
non esiste definire eroe di qualunque tipo uno accusato di aver violentato una donna, si vergogni chi anche solo lo ha pensato
ma soprattutto non esiste usare una delle due cose per sottilmente e vigliaccamente giustificare l'altra.
perchè ferrara, ma come lui molti altri in una disprezzabile concordia bipartisan, fanno questo, abbassano ogni volta di più l'asticella del buon gusto, del buon senso, della morale e dell'etica, prima ancora che del rispetto delle leggi.

ed io odio con tutto me stesso l'andazzo che il mondo sta prendendo, copiando chi dovrebbe essere servo  ed invece si fa re senza corona.
ed io non sopporto l'idea che questa "morale" diventi regola, diventi costume, diventi cultura.
io già mi arrovello all'idea di non essere un educatore adeguato per le mie figlie, non posso accettare che i modelli di riferimento per le generazioni future siano puttanieri, stupratori, ladri e razzisti. 

a maggior ragione non lo sopporto perchè il letamaio del parlamento tracima da anni nelle nostre case, puntando il dito arrogante verso queli che loro, peccatori e indegni, si arrogano il diritto di definire amorale, isolando, umiliando, emarginando, creando spauracchi su cui convogliare i nosri peggiori istinti

io voglio una morale dove si segua chi fa bene DI PER SE' non chi fa meno peggio dell'altro
io voglio una morale che fissi dei valori ALTI, su cui lavorare, sbattersi, faticare per migliorarci.

voglio puntare ai talenti più grandi, voglio lasciare il mondo migliore di come l'ho trovato.
non voglio credermi realizzato perchè c'è chi fa peggio di me, voglio realizzarmi dando il meglio di me stesso.

e se ferrara o chi per lui, da qualunque parte politica provengano certi escrementi con la penna, crede di poter insegnare qualcosa a qualcuno, qui a casa mia troverà sempre la porta sbarrata.
e chi di ferrara o chi per lui, fa una bandiera da sventolare contro altri, sappia che lo terrò alla massima distanza possibile.
vergognatevi, indegni.

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