giovedì 26 gennaio 2012

Pane, coraggio e Fossati

visto che sabato io e la mia sposa andremo al teatro carlo felice di genova a vedere quello che potrebbe essere, stando alle dichiarazioni dell'interessato, il suo ultimo concerto genovese, sono andato a ripescarmi la mail che scrissi quando lo andammo a vedere per la prima volta, sempre al carlo felice, sempre a genova.


(scritta l'8 marzo 2004)

Ivano Fossati è uno di quegli artisti che ho sempre ascoltato poco, ma  che mi tranquillizzava il sapere che c’era. Magari tra un ascolto e l’altro passavano mesi o anni, ma il sapere che in Italia ci fosse gente
capace di scrivere certe canzoni mi rendeva più tranquillo ed ottimista, soprattutto in periodi tipo questo, in cui nella mia regione la musica italiana viene schiacciata da fiori, ospiti stranieri e celentani.
Poi nell’ultimo disco “Lampo viaggiatore” è spuntata fuori una canzone come “Pane e coraggio”, che mi ha letteralmente sconvolto per bellezza, intensità e poesia.
Manco a farlo apposta, amici di mia moglie mi hanno procurato alcuni dischi vecchi e soprattutto Ettore ha scritto la sua splendida mail sul concerto di Brescia.
Il giorno dopo aver letto il resoconto di Ettore, mi sono deciso a cercare qualche notizia in rete ed ho visto che il tour acustico di Fossati si concludeva, ovviamente e non per motivi legati ad una futile capitale di chissà cosa, nella sua Genova, al Teatro Carlo Felice.
Meno di 12 ore dopo ero in possesso dei due biglietti per la serata.
La scaletta del concerto, a meno che io non mi sia inventato dei titoli, è la stessa di quella di Brescia, ma… beh si c’è un ma… perché se canti “Smisurata Preghiera” a Brescia o un po’ ovunque, canti un capolavoro,
se la canti a Genova è una cosa che va “oltre”.
Smisurata Preghiera è il pezzo scritto a 4 mani con De Andrè, che appare nell’ultimo ahimè disco di studio del Poeta, “Anime Salve”. Sentirla risuonare nel teatro ligure ha davvero per qualche minuto dato
l’impressione che in platea Faber ascoltasse soddisfatto, fumando di  nascosto (tra l’altro la figlia Luvi era in prima fila).

Per il resto l’impressione che ho avuto è stata quella di un cantante molto più comunicativo di quanto mi aspettassi, palesemente soddisfatto del concerto e soprattutto del suo gruppo. Un gruppo della MADONNA. Musicisti “rubati” al jazz ed alla lirica, che hanno messo il loro enorme talento al servizio delle canzoni, spogliate da ogni orpello elettrico e soprattutto elettronico. Ognuno di loro ha avuto lo spazio
per un assolo, al termine del quale la canzone successiva entrava dolcemente ed in modo del tutto naturale. Il batterista (cioè il figlio) ha usato come “effetto speciale” un bastoncino di legno ed… una ruota di
bicicletta!!!! E quando si è sistemato di fianco al pianoforte, lo ha fatto per accompagnare una canzone al ritmo di sei bicchieri di cristallo!!!!!!!!!!! Il bassista/contrabbassista ha usato il suo  strumento come fosse allo stesso tempo contrabbasso e batteria, percuotendolo con una mano e suonandolo con l’altra, il sassofonista era contemporaneamente talmente tante altre cose che al momento di
presentarlo Fossati sembrava presentasse un’intera orchestra, comprendente anche il suonatore di triangolo (strumento “a cui tiene molto” ha detto il cantautore), il chitarrista suonava l’acustica come
un’elettrica… insomma dei MARZIANI.

Alcune note a margine della scaletta:

PANE E CORAGGIO – come ho detto prima, una canzone che mi ha davvero sconvolto



LA BARCA DI LEGNO DI ROSA
SMISURATA PREGHIERA… già scrissi…


C'E' TEMPO
OH CHE SARA'


L'UOMO COI CAPELLI DA RAGAZZO questa è un capolavoro assoluto. Parla di quando lui faceva da colonna sonora agli spettacoli di burattini organizzati nell’Ospedale Psichiatrico di Quarto (Ge), da pelle d’oca alta un palmo


LA CASA
UNA NOTTE IN ITALIA
BUONTEMPO
Intervallo
LA PIANTA DEL THE'
L'ANGELO E LA PAZIENZA
IL BACIO SULLA BOCCA qui davvero Fossati mi ha colpito per la voglia di comunicare, ha raccontato dell’entusiasmo che aveva nei confronti di questa canzone, una classica canzone d’amore, solo che, a differenza delle molte altre che ha scritto “qui c’è il lieto fine”, mentre nelle altre “nella prima strofa andava tutto bene, nella seconda quasi, nella terza o iniziava a piovere o partiva un treno”…
NOTTURNO DELLE TRE
CARTOLINA il figlio di Fossati che suona i bicchieri
DISCANTO
MIO FRATELLO CHE GUARDI IL MONDO
TERRA DOVE ANDARE

Primo Bis
I TRENI A VAPORE
VOLA qui i marziani hanno accompagnato Fossati che cantava e suonava il piano soltanto con delle percussioni

Secondo Bis
LA PIOGGIA DI MARZO
IL DISERTORE cover di Boris Vian, cantata a cappella, mentre il teatro tratteneva il fiato, per esplodere nell’applauso più fragoroso della serata



Terzo Bis
LA MUSICA CHE GIRA INTORNO versione quasi country, con chitarre
elettriche e conclusione lasciata al pubblico.

Se c’è un senso nel mondo della musica, DEVE uscire un disco dal vivo di questa tournee.

p.s. come si intuisce dai video, di questa tourneè è uscito un disco dal vivo, assolutamente da avere.

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