mercoledì 30 gennaio 2013

La domenica di sangue (U2 - John Lennon e Paul McCartney)



Domenica 30 Gennaio 1972. L'esercito inglese apre il fuoco a Derry (Nord Irlanda) sulla folla radunatasi per una pacifica manifestazione per i diritti civili, uccidendo 14 persone e ferendone numerose altre. E' la Bloody Sunday del 1972, l'ultima delle domeniche di sangue che hanno segnato la storia dell'Irlanda (dopo quella del 1887 e la Pasqua di sangue del 1916.

da Wikipedia.

La locuzione inglese Bloody Sunday ("Domenica di sangue") si riferisce ad un drammatico evento accaduto il 30 gennaio 1972 a Derry, nell'Irlanda del Nord, quando un plotone di paracadutisti inglesi del 1° Reggimento aprì il fuoco su una folla di dimostranti che manifestavano contro alcune norme di polizia che consentivano l'internment, ovvero la reclusione preventiva senza termini temporali per il processo. 13 dimostranti, molti dei quali giovanissimi, restarono uccisi nella sparatoria. Numerosi furono anche i feriti, uno dei quali morì tempo dopo, secondo alcuni, a causa delle ferite riportate.

Nel lungo conflitto che si era instaurato in Irlanda del Nord a partire dalla fine degli anni '60, a seguito della sempre più avvertita esigenza popolare di indipendenza dal Regno Unito, cui la madrepatria aveva reagito con l'invio di truppe e forze specializzate di polizia, il clima era divenuto estremamente violento ed il conflitto aveva preso una strada assai sanguinosa.

In Irlanda si formava l'IRA (Irish Republican Army, Esercito repubblicano irlandese) che aveva intrapreso una intensa azione di guerriglia con l'appoggio di larga parte della popolazione. Le truppe inglesi, costantemente in assetto di combattimento e con veicoli pesantemente blindati, occupavano le strade, svolgendo mansioni di polizia, mentre le forze della polizia "vera" erano dedicate ad attività di intelligence. Il malcontento dei locali, compressi da una macchina militare gigantesca, si esprimeva attraverso una costante intifada ante-litteram, nella quale la fionda di Davide roteava con sassaiole quotidiane contro i blindati della Regina, mentre da parti non disinteressate si tentava peraltro (e con molto accanimento) di trasformare la tensione in guerra di religione, stante il contrasto fra i credi rispettivamente maggioritari in Irlanda del Nord (cattolica) e in Inghilterra (protestante).

Fra le tante norme speciali emanate da Londra per sedare l'ondata di indipendentismo, una in particolare aveva suscitato reazioni visceralmente animate e riguardava l'internment, ovvero la possibilità per le forze di polizia di trattenere in detenzione un sospetto a tempo praticamente indefinito, senza che vi fosse obbligo di ripettare tempi procedurali per l'apertura del processo. La situazione, in parte descritta nel noto film di Jim Sheridan "Nel nome del padre", era tale che già centinaia di nord-irlandesi si trovavano in carcere senza alcuna prospettiva di essere rinviati a giudizio oppure rilasciati; la manifestazione di Derry (chiamata Londonderry dagli unionisti protestanti) era in realtà solo una delle tante che si tennero nell'Ulster (altro nome della parte settentrionale dell'isola irlandese) per protestare contro questa negazione di basilari garanzie procedurali.

I paracadutisti, comandati dal Colonnello Wilford, avevano ordine di disperdere la manifestazione (non autorizzata) ed aprirono il fuoco, sostennero poi, perché fatti segno di colpi d'arma da fuoco. La sparatoria durò qualche minuto.

Alla presenza di giornalisti e fotoreporter, si vide la folla disperdersi nel tentativo di sfuggire le pallottole, e per molto tempo si parlò della testimonianza di un ragazzo che fu ferito perché non poteva correre e mettersi al riparo.


All'epoca dei fatti, Bono - anzi, Paul Hewson - era un ragazzino di 11 anni. Dieci anni dopo, nel 1982, il ricordo ancora vivo dell'episodio gli ispirò Sunday Bloody Sunday. Come si può sentire nella registrazione dal vivo dell'album Under a Blood Red Sky, Bono precisa che non si tratta di una canzone di ribellione. Piuttosto è la reazione incredula e scandalizzata di un giovane, cresciuto in un ambiente famigliare interconfessionale (madre protestante, padre cattolico) nella Repubblica d'Irlanda, di fronte all'odio e alla violenza fratricida che divide coloro che dovrebbero essere uniti nel nome di Cristo. La domanda del ritornello "How long, how long must we sing this song?" ("Per quanto tempo dovremo cantare questa canzone?") viene ripresa nella canzone che chiude l'album War, "40" (tratta dal Salmo 40 della Bibbia), dove Bono canta più volte "How long to sing this song?".
Sunday Bloody Sunday fu eseguita per la prima volta in pubblico nel dicembre 1982 a Belfast, nell'Irlanda del Nord, tre mesi prima della pubblicazione dell'album War. Nel presentare il brano al pubblico, Bono disse:

"Si chiama Sunday Bloody Sunday, parla di noi, dell'Irlanda. Ma se non piacerà a voi, non la suoneremo mai più".


Al termine dell'esecuzione la reazione del pubblico fu un'ovazione per la canzone e per la band. Il brano venne quindi inserito come prima traccia nell'album War, pubblicato nel marzo 1983.





Non è famosa come quella degli U2 ed è sicuramente meno politicamente corretta, ma esiste anche una Sunday Bloody Sunday scritta da John Lennon e pubblicata nell'album Some Time in New York City

Well it was Sunday bloody Sunday
When they shot the people there
The cries of thirteen martyrs
Filled the Free Derry air
Is there any one amongst you
Dare to blame it on the kids?
Not a soldier boy was bleeding
When they nailed the coffin lids!

Sunday bloody Sunday
Bloody Sunday's the day!

You claim to be majority
Well you know that it's a lie
You're really a minority
On this sweet emerald isle
When Stormont bans our marches
They've got a lot to learn
Internment is no answer
It's those mothers' turn to burn!

Sunday bloody Sunday
Bloody Sunday's the day!

Sunday bloody Sunday
Bloody Sunday's the day!

You anglo pigs and scotties
Sent to colonize the North
You wave your bloody Union Jack
And you know what it's worth!
How dare you hold to ransom
A people proud and free
Keep Ireland for the Irish
Put the English back to sea!

Sunday bloody Sunday
Bloody Sunday's the day!

Well, it's always bloody Sunday
In the concentration camps
Keep Falls Road free forever
From the bloody English hands
Repatriate to Britain
All of you who call it home
Leave Ireland to the Irish
Not for London or for Rome!

Sunday bloody Sunday
Bloody Sunday's the day!

Sunday bloody Sunday
Bloody Sunday's the day!

Sunday bloody Sunday
Bloody Sunday's the day!

Sunday bloody Sunday
Bloody Sunday's the day!

Domenica maledetta domenica
Era una domenica, una maledetta domenica
Quando spararono alla gente
Le urla di tredici martiri
Riempirono l’aria della libera Derry
C’è qualcuno fra di voi
Che ha il coraggio di dare la colpa ai ragazzi?
Non c’era nemmeno un soldato sanguinante
Quando chiusero i coperchi delle bare!
Domenica maledetta domenica
Una maledetta domenica era quel giorno!
Dite di essere la maggioranza
Ma mi sa che è una bugia
In realtà siete una minoranza
Su questa dolce isola di smeraldo
Quando Stormont vieta le nostre marce
Hanno molto da imparare
Internare non è la risposta
Tocca a quelle madri bruciare!
Domenica maledetta domenica
Una maledetta domenica era quel giorno!
Domenica maledetta domenica
Una maledetta domenica era quel giorno!
Voi maiali anglosassoni e scozzesi
Mandati a colonizzare il Nord
Sventolate le vostre dannate Union Jacks
E sapete quanto valgono!
Come vi permettete di tenere in ostaggio
Un popolo fiero e libero?
Fate che l’Irlanda resti agli irlandesi
E rispedite gli inglesi a mare!
Domenica maledetta domenica
Una maledetta domenica era quel giorno!
Sì, è sempre una maledetta domenica
Nei campi di concentramento
Fate che Falls Road sia per sempre libera
Dalle quelle maledette grinfie inglesi
Rimpatriate in Inghilterra
Tutti quelli che tra voi la chiamano casa
Lasciate l’Irlanda agli irlandesi
E non la date né a Londra né a Roma!
Domenica maledetta domenica
Una maledetta domenica era quel giorno!




E nemmeno Paul Mc Cartney rinunciò a cantare l'orrore provato per quel massacro, incidendo ovviamente nel 1972 Give Ireland back to Irish, primo singolo della sua nuova band, Wings



da wikipedia:
La canzone (letteralmente: Ridate l'Irlanda agli Irlandesi) venne pubblicata a meno di un mese dall'eccidio di Derry come singolo di debutto della nuova band di McCartney, gli Wings, ed è stata la prima canzone registrata con gli Wings con la partecipazione del chitarrista irlandese Henry McCullough.
Ne venne completamente impedita la diffusione mediatica nel Regno Unito, essendo stata censurata dalla BBC e dalla Independent Television Authority britannica.
«Dal nostro punto di vista», ha detto Paul McCartney, «era la prima volta che la gente si interrogava su quello che stavamo facendo in Irlanda. Era così scioccante. Scrissi Give Ireland Back to the Irish, la registrammo e mi telefonò subito il presidente della EMI, Sir Joseph Lockwood, spiegandomi che non l'avrebbero pubblicata. Pensava che fosse troppo provocatoria. Dissi che la sentivo fortemente e che dovevano pubblicarla. Lui disse: Beh, verrà vietata, e naturalmente così fu. Sapevo che Give Ireland Back to the Irish non era un percorso facile, ma semplicemente mi sembrava di essere al passo con i tempi che stavamo vivendo. Tutti noi negli Wings provavamo gli stessi sentimenti a proposito dell'accaduto. Il fratello di Henry McCullough, che viveva in Irlanda del Nord, fu picchiato a causa della canzone. Certi teppisti avevano scoperto che Henry era uno degli Wings».

Give Ireland back to the Irish
Don’t make them have to take it away
Give Ireland back to the Irish
Make Ireland Irish today
Great Britain you are tremendous
And nobody knows like me
But really what are you doin’
In the land across the sea
Tell me how would you like it
If on your way to work
You were stopped by irish soliders
Would you lie down do nothing
Would you give in, or go berserk
Give Ireland back to the Irish
Don’t make them have to take it away
Give Ireland back to the Irish
Make Ireland irish today
Great Britian and all the people
Say that all people must be free
Meanwhile back in Ireland
There’s a man who looks like me
And he dreams of God and country
And he’s feeling really bad
And he’s sitting in a prison
Should he lie down do nothing
Should give in or go mad
Give Ireland back to the Irish
Don’t make them have to take it away
Give Ireland back to the Irish
Make Ireland irish today
Give Ireland back to the Irish
Don’t make them have to take it away
Give Ireland back to the Irish
Make Ireland irish today


restituite l'irlanda agli irlandesi
non costringeteli a prendersela
restituite l'irlanda agli irlandesi
rendete l'irlanda irlandese oggi
gran bretagna, sei tremenda
e nessuno lo sa come me
gran bretagna, cosa stai facendo
nella terra oltre il mare
dimmi quanto ti piacerebbe
se mentre te ne vai al lavoro
venissi fermato da soldati irlandesi
te ne staresti buono, e non faresti nulla
ti arrenderesti, e andresti fuori di testa?
restituite l'irlanda agli irlandesi
non costringeteli a portarsela via
restituite l'irlanda agli irlandesi
fate irlandese l'irlanda oggi stesso
gran bretagna, e tutti quanti
dite che la gente dev'essere libera
ma intanto, di nuovo in irlanda
c'è un uomo identico a me
che sogna di dio e di patria
e si sente davvero male 
ed è seduto in una prigione
dovrebbe starsene buono, e non far nulla
dovrebbe arrendersi o impazzire?
restituite l'irlanda agli irlandesi
non costringeteli a prendersela
restituite l'irlanda agli irlandesi
rendete l'irlanda irlandese oggi
restituite l'irlanda agli irlandesi
non costringeteli a portarsela via
restituite l'irlanda agli irlandesi
fate irlandese l'irlanda oggi stesso



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