martedì 1 ottobre 2013

Solo canzoni di Bruce Springsteen alle feste per Bruce Springsteen???



La polemica del momento negli esclusivi ambienti springsteeniani è se alle feste in onore di Bruce, come soprattutto i Glory Days di Rimini, si debba suonare solo musica di Bruce Springsteen o si possano anche proporre pezzi propri.
Son cose, lo so.
Ora visto che ahimè ai Glory Days io ci sono riuscito ad andare una volta sola in 15 anni, la mia opinione la scrivo qui, che magari la legge qualcuno che non è andato ai Glory Days, ma magari anche qualcuno che ci è andato.
Fondamentalmente, penso che chi si è innamorato della sua musica e grazie a questo si sia spinto a buttar giù due cose scritte di proprio pugno renda il miglior omaggio possibile all'arte ed al messaggio di Springsteen. Senza contare il fatto che lui stesso ha da sempre detto che gente come Elvis, Dylan e compagnia sono stati la molla per capire quale era la sua strada.

Dovessi sintetizzare (ahahahahahahahahahahahahahahah) in una frase direi:
So I got this guitar and I learned how to make it talk
C'è tutto in sta riga, tutto il perchè gente come ad esempio, vado a memoria, Daniele Tenca, Cesare Carugi, i Lowlands, Hernandez & Sampedro ed ovviamente i padroni di casa Miami & the Groovers con i loro dischi originali hanno dimostrato di aver assimilato il messaggio di Bruce, quello che ti spinge ad uscire e a conquistare ciò in cui credi e ciò che pensi di meritarti
I wanna go out tonight, I wanna find out what I've got
ed ovviamente
Now every man has the right to live
The right to a chance to give what he has to give
The right to fight for the things he believes
For the things that come to him in dreams
Insomma la musica migliore è quella che ti coinvolge al punto da indirizzarti e stimolarti a migliorare te stesso e i dischi di Bruce fanno questo CONTINUAMENTE.

Io non amo particolarmente le cover-band ma credo che in contesti come Rimini è doveroso che ci siano, ma se davvero vogliamo festeggiare l'Artista Springsteen e non solo il suo compleanno (buon natale un cazzo, infedeli!) ecco che la musica nata grazie al suo esempio è il modo migliore, molto migliore del rifare i suoi pezzi, cover che sicuramente rendono l'atmosfera più festosa e celebrativa, data la passione con cui le ascoltiamo. Dovessi però scegliere tra zero cover band e zero pezzi propri, eliminerei le cover band, anche se credo che un giusto mix tra le due cose sia l'ideale.

Gente come Daniele Tenca che per anni ha cantato e suonato in una cover band, tra le migliori, di bruce (i badlands) alla fine si è giocato le sue carte, ha fatto un (bel) disco in italiano e poi ha trovato questa vena blues ed ha fatto due album di cui l'ultimo, wake up nation, è sicuramente tra i miei preferiti del 2013, se non IL preferito.
Cesare Carugi, fan e sognatore, ha fatto un paio di dischi dove senti l'influenza di 50 anni di musica americana, senza che ti venga mai il sospetto che stia plagiando qualcosa.
Lorenzo Semprini, beh cazzo, Lorenzo Semprini io l'ho visto la prima volta saranno 10 anni fa, che suonava a Ferrara ad un raduno, pensa un po', di springsteeniani, da solo, con la sua faccia da bambino impertinente, la S come valentino rossi e la camicia bianca inamidata, quella "della festa"; era spaventato, ma aveva negli occhi una cazzo di luce perchè sapeva che quello era il posto dove voleva stare, il palco. 
10 anni dopo lui e i Groovers hanno smesso di fare cover ed hanno già tre dischi all'attivo, oltre al recentissimo live. 
E nel primo disco avevano messo subito le carte in tavola:
we are a local rocking band, saying thanks to the e street band
perchè è quello il fatto, che chi come noi ha passato giorni, serate, nottate attaccato ad uno stereo a sentire quei cazzo di bootleg tutti fruscii e scariche elettrostatiche sa benissimo che almeno una volta ha pensato VOGLIO ESSERE COME LORO.
Ed il fatto che qualcuno ci provi seriamente, beh è il segno più chiaro e lampante dell'influenza che Bruce ha avuto sulle nostre vite.

Immaginate un regalo più bello?

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