lunedì 19 ottobre 2015

Marah - Kids in Philly



Quando è stata l'ultima volta che un disco vi ha catturato al primo ascolto?
E per primo ascolto intendo 2, massimo 3 minuti dopo averlo fatto partire eh.
Anni fa, dopo che per diverse volte il nome dei Marah mi era capitato all'orecchio, decisi di comprare questo album, il secondo della loro discografia.
Ammetto che buona parte della decisione dipese dall'aver letto che di loro si era appassionato pure Springsteen, ma alla luce dell'approfondimento che ho fatto dopo averli conosciuti, sono convinto che la collaborazione con Bruce non sia affatto tra le cose migliori della loro carriera.
Ma torniamo a Kids in Philly, comprato se non ricordo male a prezzo stracciato su ebay e inserito nel lettore cd.
BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOM
Onestamente, ad oggi, sono pochi gli album che mi hanno colpito così in fretta
Ten, il quintuplo live di Bruce, forse Southern Harmony.
Non era nemmeno finito il primo pezzo, dopo la sirena del porto di Philadelphia che chiamava tutti a raccolta, che già li amavo, pazzamente.
Kids in Philly è un disco meraviglioso, il loro capolavoro ad oggi (e credo mai più) insuperato, uno degli album che porterei in quella maledetta isola deserta.
Un mix di rock, blues, folk, effetti, voci, tutto o quasi senza soluzione di continuità, nemmeno 40 minuti, come spesso accade ai capolavori, ma di una intensità devastante.
Oggi mi è arrivato il vinile + cd + (ovviamente) t shirt (ovviamente xxl)

Me lo riascolto tutto di fila, per celebrare il punto più alto della loro carriera
Il disco dopo fu uno scivolone, con la complicità di Springsteen, che forse in buona fede rese FLOAT AWAY WITH THE FRIDAY NIGHT GODS un pastrocchio a me insopportabile, poi migliorato anni dopo con una versione più scarna.

Alti e bassi e poi nel 2008 finalmente riuscii a vederli dal vivo, a Pavia, appoggiato al palco, davanti a Serge Bielanko, chitarrista del gruppo e fratello di Dave, cantante dalla voce graffiante e sporca.
Uno show spettacolare, che apprezzai nonostante Dave, per colpa di Edward Abbiati, lo passò indossando la maglia dell'inter.
Puro rock and roll, orecchie che chiedevano pietà, ritmi frenetici e ballate coinvolgenti.

Autografi e foto nel dopo concerto, con i due fratelli disponibilissimi e felici di ricevere i miei complimenti su questo disco e su quello che all'epoca era appena uscito, Angels of Destruction, inferiore a questo ma assolutamente trascinante.

Li ho un po' persi di vista dopo, serge ha preferito dedicarsi alla famiglia e il gruppo ho come l'impressione che dipenda un po' troppo dall'utero della pianista, compagna di dave.
Non che in generale sia un male che si dipenda da un utero, che poi Christine è pure bella nonostante si conci come Venerdì Addams, il problema è che i dischi successivi sono lontani(ssimi) parenti di questo.

Si vocifera di reunion e toru e concerti in italia.

Sarebbe fantastico rivederli assieme.

Intanto iniziate a gustarvi sto album,.

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