giovedì 28 gennaio 2016

A campovolo prima che fosse Campovolo (Gli U2 a Reggio nell'Emilia)



io sono stato a campovolo prima che fosse figo andarci.

nel 1997, 20 settembre, concerto degli u2, quello con l'arco di mc donald, il carrello della spesa e mtv che si collega in diretta per dire siete tantissimiiiiiiiiiiiiiiiiiii

partiti il giorno prima, tappa a milano dal Bona, che è uno che le cose le sa organizzare.
quindi tutti a dormire da lui ed il giorno dopo via con la tradotta pronti a ballare sulle note di dischoteque.

In effetti, fino all'arrivo a campovolo all'epoca chiamato ex aeroporto militare di reggio emilia, tutto filò liscio.
Il bona aveva già pianificato la giornata, al mattino alle 6 treno da milano centrale, arrivati in stazione con 2 taxi prenotati il giorno prima, dalla stazione di reggio nell'emilia all'ex aeroporto di reggio nell'emilia altri taxi.

praticamente abbiamo speso per fare milano - reggio nell'emilia l'equivalente di 3 stipendi che tra l'altro all'epoca nessuno di noi guadagnava.

Arriviamo davanti a sta cazzo di steppa alle 8\8.30 di mattino, ci caghiamo per terra ed aspettiamo sereni.

Aprono i cancelli che saran le 11, corsa tra le dune e le balle di fieno e occupiamo una discreta posizione, che il Bona, all'epoca studente di ingegneria mi calcola con un algoritmo la distanza dalle casse e impone lo stop

Teniamo conto che quello fu all'epoca il concerto con più spettatori mai tenutosi in europa, 120.000 CENTOVENTIMILA.

Primo problema, i cessi. 
Chimici ovviamente che non si pretende certo la ceramica ed il bidè.
Ma pochi, drammaticamente pochi.
Tipo 30.
Per CENTOVENTIMILA persone
Tempo stimato per una pisciata 90/120 minuti.
Vaaaaaaaaaaaaaaaaaaabbè.

Concerto.
A me il concerto piacque davvero, certo non erano gli u2 epici del joshua tree, nè gli innovatori di pelle vestuti della zoo station e di zooropa, però a me piacque.
Molto kitsch, molta ironia sul kitsch, il lemmmon, le robe pop e truzze, però anche i classiconi e la voce di bono che era ancora La Voce di Bono, se capite le maiuscole.

Finisce il concerto e CENTOVENTIMILA persone hanno tutte la stessa idea: andare a casa.

originaloni.

bon, mettiti in fila, cammina su 3 strati di spazzatura, tanto c'è l'adrenalina post concerto e poi nessuno ha fretta
passin passino arriviamo alla stazione di reggio nell'emilia.
non tutti i CENTOVENTIMILA ma una buona metà 

problema: sessantamila persone alla stazione di reggio nell'emilia le avran viste in 5 anni
caos e disorganizzazione totali, nessuna indicazione, tutti nel piazzalone.
ma chiamami il Bona ad organizzare l'esodo per dio!!!!
no, niente Bona, anzi.

ci accucciamo timidi ed aspettiamo lo scorrere degli eventi fumando il fumabile, compreso qualche aiuola e pezzi d'asfalto.

ad un certo punto accuso la stanchezza e crollo praticamente sotto una macchina, svegliandomi di soprassalto alla partenza della stessa, che solo per sta scena d-max ci farebbe 4 programmi diversi.
siam lì che iniziamo a chiederci cosa sarà di noi, quando ecco la risposta seria ed organizzata che attendevamo.

finalmente qualcosa si muove, finalmente qualcuno che arriva a dare indicazioni.

il cazzo.

arrivano 30\40 carabinieri in assetto da guerra, caschi, elmetti, baionette, uzi, bombe a mano, foto di putin nel taschino ed f-35 parcheggiati dietro i binari
ma porca la vostra puttana, ma che cazzo fate? a cosa cazzo servite?

la situazione fino a quel momento era di paciosa stanchezza, gente che dormiva, che parlava, mangiava, si accoppiava nelle aiuole di cui sopra, parti cesarei, operazioni alle tonsille.

poi arrivano gli eroi di hogan e va ovviamente tutto in merda.

che son tipo la signora in giallo zio bastardo, che quando arriva si toccano tutti i coglioni

sale la tensione, tutti si avvicinano per capire e vien fuori una babilonia

in tutto questo l'armata brancaleone sbarra le entrate della stazione e inizia a frazionare gli ingressi.
vuoi la stanchezza, l'adrenalina che scende, la voglia di un letto e di una doccia, la gente che spinge ed urla, com'è, come non è, mi sale su il giramento di coglioni

per rinfrancarmi lo spirito la mia amica lara decide che è il momento perfetto per una crisi di nervi ed inizia ad urlare e piangere, piangere ed urlare.
Non sbatte i piedini solo perchè non c'è un catafottuto centimetro libero dove sbattere i suoi cazzo di piedini.
la estraggono viva per puro miracolo mentre io invoco hannibal lecter e già stavo decidendo come mangiare il cuore che le avrei estratto a mani nude dal petto.
si calma all'istante.

ma il punto di non ritorno lo raggiungiamo poco dopo, quando dal potentissimo impianto audio della stazione di reggio nell'emilia emerge limpida la voce stentorea dello speaker che richiama all'ordine l'esercito:
"Attenzione attenzione il maresciallo caputo è pregato di recarsi nell'ufficio del capotreno"

"Attenzione attenzione il maresciallo caputo è pregato di recarsi nell'ufficio del capotreno"

"Attenzione attenzione il maresciallo caputo è pregato di recarsi nell'ufficio del capotreno"

alla quarta volta che parte l'annunzio, decido che la misura è colma e contestualmente metto a repentaglio la mia carriera universitaria, la mia fedina penale, la mia verginità anale e tutta una serie di cose che sarebbero potute accadere, robe che a cucchi gli han fatto un massaggio thai a 4 mani con ingoio.

perchè quando lo speaker dice 

"Attenzione attenzione il maresciallo caputo..."

io esco la mia voce da tarzan ed urlo fortissimo

E' UN FIGLIO DI PUTTANA!!!!!!!

boato che nemmeno bono in tutto il tour, applausi, lacrime, abbracci, gente che mi regala dell'oro, madri che vogliono farmi baciare i loro figli, ragazze che mi tirano la biancheria.

è probabilmente il segnale che in molti aspettavano, e del resto la storia della mia vita è costellata di momenti in cui serviva uno stronzo e taaaaac ero pronto ad offrirmi volontario, perchè da lì in poi è carnevale vero

cori, urla, insulti e tante prese per il culo

ad un certo punto un ignoto che per sempre sarà nel mio cuore squarcia la tonsilla ed urla
GIU' LE MANI DALLE PENSIONI DANNAZIONE!!!!!!!

dall'entusiasmo vengono offerti olocausti, il bue grasso è condiviso tra tutti e la nuova legge viene incisa sull'asfalto della stazione di reggio nell'emilia

alla fine arriva un treno per milano e forse non per caso il cordone degli Arditi della Folgore si richiude proprio davanti a me (dopo che tutti i miei amici erano già corsi via)

a quel punto ho davanti due scelte:

fingere vigliaccamente di essere un altro e non il sobillatore di folle che ha regalato ai parà 3 ore di insulti

affrontare la mia sorte a testa alta e gridare in faccia al balilla che con italica fermezza mi blocca la via verso il binario con un manganello che in confronto quelli usati alla diaz erano dei dildo di gomma: 
ti faccio vedere come muore un fan degli u2 ITALIANO!!!!!

tipregotipregotipregotipregotipregotipregotiprego fammi passaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaare!!!!!!

sono arrivato a casa a mezzogiorno

zio cane, campovolo, che posto di merda. 

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