domenica 14 gennaio 2018

Il tempo è dalla parte di Beppe Trabona




Arriva finalmente al traguardo del primo disco beppe trabona, musicista di albenga, da anni avvezzo a palchi e chitarre, che si è deciso a valorizzare il suo talento compositivo.

L'album ha un filo conduttore ben preciso, come si evince dal titolo, cioè il tempo, inteso in diversi significati ed altrettante sfumature.

A farla da padrone nei suoni è un pop elegante suonato in punta di chitarra, avvolto in atmosfere affascinanti, grazie anche agli ottimi musicisti, tutti "vicini di casa" di beppe, che lo accompagnano.

Musica da ascolto, da gustare come ed insieme ad un buon vino, che bisogna lasciar decantare e goderne la bellezza senza fretta.

Album che cresce di ascolto in ascolto e che grazie al "filo conduttore" di cui sopra ci invita a riflessioni e pensieri mai banali né scontati, come del resto non sono affatto i testi, con i quali beppe dimostra una grande attenzione alle parole.

Apre le danze Paura del mare, scritta da simone conti gennaro, un altro che quando c'è da organizzare qualcosa per celebrare il bello è sempre in prima linea.

Il brano parla di paure e di come sia il tempo di superarle; posto non a caso all'inizio, usa il mare come metafora della vita, affascinante quanto spaventosa e di come il tenersene lontani significhi restare sempre al punto di partenza; a noi che viviamo in liguria, il mare fa sto effetto, lo guardiamo di sbieco, indecisi tra il tuffarci e il girarci indietro; ma la paura del mare e di amare ci farebbe restare a riva, al sicuro, ma destinati ad una vita banale e priva di emozioni ed onde.

Tutto è un gioco invece parla dell'imprevedibilità del tempo e dell'importanza di voler sfidare le abitudini e le storie già scritte. Se dobbiamo giocare, allora giochiamo fino in fondo, senza superficialità o eccessiva leggerezza. Da bambini il gioco è la cosa più seria che abbiamo, manteniamo questa mentalità e buttiamoci; la "società sportiva" che manca non è mica solo la squadra di pallone, ma il senso comune della bellezza del gioco stesso. È tempo di giocare quindi, proviamoci.

Il tempo del sogno è invece il momento in cui del tempo riusciamo o forse ci illudiamo di riuscire a gestirlo ed a governarlo; Quando mi addormento racconta della voglia di fermare i sogni quando svegliandoci li sentiamo svanire tra le mani e le pieghe della memoria, per colpa del rumore o della rabbia. Il tempo del riposo visto come attimo da cristallizzare, per vivere una vita intera in poche ore e poterne disporre a piacimento.

Della tentazione di fermare e manipolare il tempo si canta anche in Per mille volte ancora, dove beppe costruisce una macchina del tempo grazie alla quale può migliorare sé stesso e rivivere i momenti cruciali della sua vita.

Dei tempi dell'amore si è scritto e cantato forse tutto lo scrivibile ed il cantabile, ma se è vero come dicevano quei tizi che All you need is love allora non stanchiamoci di canzoni d'amore.

Un angelo in regalo e Tra due note e le parole parlano di questo sentimento così "banale" ma irrinunciabile. Amore fisico, ma talmente bello ed intenso che lei ha le sembianze di un angelo ed ancora fa tornare il tempo del sogno, ma ad occhi aperti, per paura che il sonno cancelli ciò che è vero.

Nel secondo brano beppe cala l'asso ospitando la bravissima nicoletta ghilino, voce ed occhi azzurri dei Ni.Co, presente anche in Tutto è un gioco dove condivide i cori con un'altra voce femminile deliziosa delle mie parti, sara basso dei 4-sixtyfive.

Questo brano alza le pretese e le richieste da fare all'amore, si parla di essenza di noi stessi e si intuisce che per i protagonisti sembra sia arrivato il tempo di costruire una storia decisamente importante dove al sarò ed al sarai si sostituisca con una melodia il saremo.

Tempo di amare ma anche di soffrire e di conseguenza tempo di partire se non addirittura scappare.

Verso l'argentina è la mia preferita del disco; svolta decisa da un punto di vista musicale, con un tango che richiama il paese del titolo, ma anche l'atmosfera di tristezza e malinconia che permea il testo. Un tradimento, un abbandono, non lo sappiamo, ma siamo sul ponte della nave destinata oltreoceano mentre genova si sveglia, il faro si accende e forse lei piange chissà dove.

Tu porti via il tempo ha vinto la scorsa estate l'importante riconoscimento Varigotti Festival - Premio Nazionale per la canzone d'autore ed è un singolo perfetto sia per l'innegabile appeal radiofonico, sia perchè riassume nei suoi 5 minuti scarsi le tematiche dell'album e l'attenzione di beppe al concetto di tempo.

Ancora amore e tempo da dedicare o che si vorrebbe dedicare ad esso nei due brani che chiudono il disco. Il tempo di sentire la mancanza, tempo amaro, tempo che non passa mai, tempi duri.
È per te dice di un amore lontano, dice di distanze e tempo passato a pensarla.

Si finisce con E allora, un modo per dirci che ora è tempo di andare, di svoltare le nostre giornate; è tempo che questa pioggia finisca e domani mattina dopo essere stati male senza far finta, sia tempo di trattare meglio il nostro cuore.
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Nemmeno il tempo di far sfumare il brano, che è già tempo di far ripartire il disco.


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